Orizon
Iron sculpture, 2025
Medium Iron sculpture
Materials Iron, cristal and bark
Rarity Unique work
Dimension 90x30x12 cm
Location Panchià, Trentino-South Tyrol, Italy
Year created 2025
Price On request
Notes Ascoltando ed attraversando la natura ho forgiato il ferro, creando un buco nero. Mi sono ispirato alla linearità dell'occhio, definendo così la visione dell'immaginazione, come luce pura che se accolta può diventare realtà, dall'invisibile assolutezza alla materializzazione dell'idea.
La singolarità fuori dal tempo, dove la visione tende all’infinito di un buco nero, come l’occhio viene attratto dall’imperfezione naturale, che se attraversata raggiunge la perfezione assoluta. Soltanto chi riesce ad ascoltare abbastanza affondo quell’armonia che ci connette alla realtà unificata, può accogliere la luce, che è la chiave per attraversare la visione nell'ascolto dell'osservazione. Rivelando l'imperfezione intrinseca nella nostra natura interna. Siamo parte fondamentale che caratterizza il tutto e quell'insieme è parte integrante di noi.
L'idea che illumina l'istante, come una linea che tende all'infinito, come l'occhio che si assottiglia dove si può intravedere l'infinto attraverso una linea.
In assenza della realtà, il colore si staccherà dalle forme, l'espressione pittoresca si isolerà e diventerà essa stessa oggetto di spavento. Nel proprio pensiero, dove la separazione da quella prigione mentale e dal sonno della coscienza produrrà mostri senza identità. Soltanto la natura ci può salvare da noi stessi, ascoltandola e apprezzandola possiamo scoprire chi siamo attraversando l'imperfezione interna. Osservando la natura con occhi puri si può vedere l'essenza prima che è una perfezione assoluta, essendo grati della bellezza nella coscienza. Noi pensiamo di vedere il dieci percento di ciò che ci accade intorno, in realtà siamo ciechi perché non ci accorgiamo di tutti quei piccoli dettagli che ci aprono alla vita.
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By listening to and moving through nature, I forged iron, creating a black hole. I was inspired by the linearity of the eye, thus defining the vision of imagination, as pure light that, if embraced, can become reality, from invisible absoluteness to the materialization of the idea.
The singularity beyond time, where vision tends toward the infinity of a black hole, like the eye drawn to natural imperfection, which, when crossed, attains absolute perfection. Only those who can listen deeply enough to that harmony connecting us to unified reality can welcome the light, which is the key to crossing vision through the listening of observation. Revealing the intrinsic imperfection within our inner nature. We are a fundamental part that characterizes the whole, and that whole is an integral part of us.
The idea that illuminates the instant, like a line stretching to infinity, like the eye narrowing where infinity can be glimpsed through a line.
In the absence of reality, color will detach from form, the pictorial expression will isolate itself and become, in turn, an object of fear. In one’s own thought, where separation from that mental prison and from the sleep of consciousness will give rise to monsters without identity. Only nature can save us from ourselves; by listening to it and appreciating it, we can discover who we are by passing through inner imperfection. By observing nature with pure eyes, one can see the primordial essence that is absolute perfection, being grateful for beauty within consciousness. We think we see ten percent of what happens around us, but in truth we are blind, because we fail to notice all those small details that open us to life.
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